Fashion retail: a giugno vendite a +16,6%, il 31% degli imprenditori ha venduto anche online
Lo scorso giugno le vendite del fashion retail sono aumentate del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il dato, che emerge dal monitoraggio svolto da Federazione Moda Italia tra i suoi associati, conferma il ritorno agli acquisti nei negozi di prossimità da parte della clientela finale, dopo i cali di gennaio 2021 (-41,1%) e febbraio (-23,3%) e i prevedibili incrementi di marzo (+9,2%), aprile (+24,3%) e maggio (+34,7%).
Più precisamente dal monitoraggio di Federazione Moda Italia emerge che per il 71,3% degli operatori del fashion retail intervistati a giugno le vendite hanno avuto un trend positivo, mentre per il 16% si sono rivelate stabili e per 12,7% in calo.
L’indagine evidenzia anche come a giugno la quota di retailer che ha effettuato vendite online o consegne a domicilio è pari al 30,9%. Per il 24% degli imprenditori, l’e-commerce rappresenta il 5% delle vendite totali.
La stragrande maggioranza di questi imprenditori del fashion retail (14,9%) ha utilizzato il proprio sito web, mentre più del 13% ha scelto i canali social (5,3% Facebook, 5,3% Instagram e 3,2% Whatsapp), seguiti dalle piattaforme online di terze società (7,45%). Nonostante i numeri incoraggianti, il 63% circa dei titolari di punti vendita del fashion a giugno non hanno effettuato vendite online.
Per quanto riguarda invece le categorie di prodotto più vendute nel mese di giugno, in pole position ci sono polo e tshirt (37,2%), seguiti dagli abiti donna (35,1%) e dai pantaloni (29,8%). L’abbigliamento intimo si colloca al sesto posto (19,1%), mentre i costumi da bagno sono stati indicati solo dal 4,3% degli intervistati.