Indagine PwC: cresce del 13% la cifra destinata allo shopping di Natale
Nel corso della 26° edizione del Fashion Summit organizzato da Pambianco in partnership con PwC, in scena il 16 novembre, Erika Andreetta partner di PwC Italia ha presentato i risultati della ricerca: “La fashion industry e i nuovi paradigmi”. L’indagine delinea un quadro alquanto positivo per il prossimo futuro.
Ad esempio, la ricerca evidenzia che in occasione del Black Friday e del Cyber Monday oltre l’80% degli italiani sono interessati a fare acquisti: moda e accessori sono le categorie di prodotto su cui concentrerà l’attenzione della stragrande maggioranza dei consumatori. Il quadro è positivo anche rispetto alle spese natalizie: gli italiani sembrano disposti a spendere il 13% in più rispetto al 2020, mentre cresce del 48% la spesa dedicata agli acquisti personali.
Sia in occasione del Black Friday che per le festività natalizie a spendere di più saranno i Millennials ma, in generale, si prevede un incremento della spesa: un fenomeno che si spiega soprattutto con il desiderio generalizzato di avere una tregua dopo i mesi di ansia e incertezza.
In questo contesto positivo, l’indagine di Pwc rivela però che per il 75% degli intervistati, il prezzo resta una forte leva d’acquisto, seguito dalla convenienza, indicata dal 62% degli italiani che hanno partecipato allo studio. Altre leve fondamentali nel guidare un acquisto sono il brand e la sostenibilità ambientale delle proposte.
Per quanto riguarda gli acquisti online, invece, l’indaginedi PwC rivela che gli italiani (61%), soprattutto i Millennials (72% rispetto al campione totale), continuano a preferire la consegna a domicilio, seguita dal ritiro in negozio. Cresce però l’interesse per il “ritiro bordo strada” che in due anni raddoppia il suo gradimento: in particolare, questa soluzione è apprezzata dalla Gen Z (50% vs 33% del campione totale).
L’analisi del customer journey dei consumatori più giovani evidenzia invece che sia Millennials sia Gen Z attribuiscono crescente importanza alla qualità dei prodotti, e che questa per i Millennials è garantita da una produzione Made in Italy mentre per la Gen Z deve invece corrispondere anche alla sostenibilità ambientale. Infine, uno dei nuovi trend più interessanti è inoltre quello del second hand, che coinvolge sia Millennials che Gen Z seppur i primi più spostati sui negozi fisici rispetto ai secondi che utilizzano di più anche le piattaforme online. Il fenomeno del second hand oggi è uscito dal concetto esclusivamente economico divenendo un trend di moda e segno di attenzione all’ambiente. I giovani sono quasi tutti (98%) a favore dell’introduzione dal 1° gennaio 2022 del “riciclo tessile” nei rifiuti urbani e commerciali.