CSP International Fashion Group: nel 2021 fatturato a 91 mln di euro (+9,7%)
Il 28 marzo, il Consiglio di amministrazione di CSP International Fashion Group ha approvato il Bilancio di esercizio e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021. La società quotata sul mercato Euronext Milan, ha chiuso lo scorso anno con un fatturato consolidato di 91 mln di euro, in crescita del 9,7% rispetto al 2020.
L’Ebitda si attesta invece a 6,5 mln di euro, contro i -0,8 mln di euro dell’anno precedente. Con questo risultato l’incidenza percentuale passa dal -1% al +7,2%. L’Ebit è pari a 3,1 mln di euro e si confronta con -4,5 mln di euro: l’incidenza percentuale sul fatturato è del 3,4% rispetto al -5,4% dell’esercizio precedente. Positivo, di 0,8 mln di euro, anche il risultato netto dopo le imposte: nel 2020 era stato pari a -6,2 mln di euro.
Nel 2021, la Capogruppo ha sviluppato un fatturato di 41,5 mln di euro (+5,3%). Al netto delle vendite intercompany, questa voce è passata da 30,9 a 33,4 mln, con un incremento dell’8,2%. CSP Paris Fashion Group, che opera prevalentemente sul mercato francese con i marchi Le Bourget e Well, ha registrato un fatturato di 56,2 mln di euro (+11,4%). Il fatturato della società tedesca, invece, Oroblù Germany si è attestato a 1,1 mln di euro (-22,4%). Risulta invece in forte crescita, +51,8%, il giro d’affari sviluppato da Oroblù USA che ha chiuso il 2021 a quota 343mila euro.
Per quanto riguarda le aree geografiche, in Francia i ricavi netti hanno raggiunto quota 55,5 mln di euro, contro i 49,7 mln del 2020. L’Italia passa da 24 a 25,8 mln di euro e l’Europa da 8 a 8,3 mln di euro. Nel resto del mondo, il 2021 i ricavi si sono attestati a 1,4 mln.
Sul fronte delle categorie merceologiche, invece, la calzetteria è la tipologia di prodotto di CSP International Fashion Group che continua a sviluppare i fatturati maggiori: nel 2021 ha raggiunto i 51,2 mln di euro, contro i 47,3 del 2020. Corsetteria e costumi da bagno, invece, hanno sviluppato ricavi per 22 mln di euro (+9,55%), mentre intimo e maglieria sono le due tipologie che segnano l’incremento maggiore, +12%, passando da 15,7 a 17,8 mln di euro.
Infine i singoli marchi. In Italia, in particolare, si distingue Perofil che registra un incremento del 18% sviluppando ricavi per 7,1 mln di euro (contro i 5,8 del 2020), risultato analogo per Lepel: 7,1 mln di euro (+8,5%). Risulta invece più contenuta la crescita di Oroblù i cui ricavi passano da 10,2 a 10,8 mln di euro.