Maredamare: l’affluenza torna ai livelli pre-Covid. Cresce il numero dei buyer esteri
La 15° edizione di Maredamare, il salone internazionale in scena a Firenze dal 23 al 25 luglio, si è conclusa con un’affluenza che si attesta ai livelli pre-pandemia. Un risultato reso possibile anche dalla presenza di operatori stranieri provenienti da 32 paesi, sia dell’area UE sia dell’area extra UE: dalla Thailandia al Portogallo, dalla Corea agli Stati Uniti, passando per Giappone, Corea, Kazhakistan, Francia e Spagna, per citarne solo alcuni.
Una performance che “consacra Maredamare come evento di riferimento in Europa per il beachwear”, si legge nella nota stampa diffusa il 26 luglio da Underbeach, l’ente che organizza la manifestazione.
«In questi ultimi anni ci siamo concentrati sull’assetto internazionale della fiera attivando collaborazioni con partner qualificati volte alla selezione e all’incoming dei più importanti buyer del mondo», sottolinea Alessandro Legnaioli, presidente del salone. «Abbiamo inoltre stretto le maglie sugli accessi in fiera consentiti soltanto alle categorie interessanti per i nostri espositori. Ciò nonostante i flussi registrati ci riportano ai livelli pre pandemia. Grazie alle energie messe in campo e al supporto di Agenzia Ice abbiamo ospitato compratori da 32 paesi. Le collaborazioni con Icex (l’ente spagnolo delle imprese iberiche) e con Abit (l’associazione brasiliana del tessile e della confezione) invece consentono sia di ospitare i migliori marchi dei due paesi sia di attivare partnership per la reciproca promozione. Infine è stata molto apprezzata la nuova formula che ha visto il padiglione Cavaniglia come area deputata a eventi e sfilate lasciando allo Spadolini l’esclusiva area dedicata alle collezioni».