Confartigianato incontra il ministro delle Imprese e del Made in Italy
Nella giornata del 21 dicembre, Marco Granelli, presidente di Confartigianato e il segretario generale Vincenzo Mamoli hanno incontrato a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Il meeting è stata la cornice in cui i vertici di Confartigianato hanno richiesto alle istituzioni interventi strutturali e permanenti ‘a misura’ di artigiani e micro e piccole imprese, orientati a valorizzarne la qualità, l’innovazione e la promozione sui mercati esteri, la dotazione di strumenti di finanza agevolata.
In merito, il presidente di Confartigianato ha dato voce agli associati della confederazione chiedendo che vengano rese stabili misure già sperimentate come i voucher per l’internazionalizzazione e le agevolazioni per le start up.
Durante l’incontro, inoltre, l’attenzione del ministro è stata portata anche sul tema del Made in Italy e della sua valorizzazione: Confartigianato ha sollecitato un impegno contro la contraffazione, soprattutto nei settori della moda e dell’agroalimentare, puntando sulla tracciabilità delle fasi di produzione, il riconoscimento dell’indicazione geografica per i prodotti non food, il rafforzamento degli strumenti di garanzia della qualità come marchi e brevetti e certificazioni accreditate.
Impulso alla creazione e alla trasmissione d’impresa rafforzando la dotazione economica degli strumenti esistenti, spinta all’innovazione e alla transizione digitale con un’analisi sui fabbisogni delle piccole imprese e un più stretto rapporto con gli enti di ricerca, semplificazione di tempi e chiarezza di modalità di accesso agli incentivi, potenziamento degli strumenti finanziari sono gli altri aspetti sui quali il presidente Granelli ha richiamato l’attenzione del ministro Urso per accompagnare lo sviluppo degli artigiani e dei piccoli imprenditori. In particolare, il presidente di Confartigianato ha sottolineato la necessità di rafforzare il Fondo di garanzia per le Pmi con una maggiore complementarietà tra la garanzia pubblica e quella privata, assicurando maggiore efficacia di risultato a parità di risorse impiegate.