Contraffazione: dalla UE nuovi strumenti a tutela delle PMI
Per fornire alle PMI un orientamento iniziale su cosa fare in caso di violazione dei loro diritti di Proprietà Intellettuale (PI) o di fronte al rischio di contestazione da parte di terzi per una presunta violazione di risorse di PI appartenenti ad altri, per il 2023 l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) insieme all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) promuovono il nuovo servizio IP Scan in materia di applicazione dei diritti. La misura rientra nel Fondo per le PMI che fornisce sostegno finanziario alle piccole imprese per la registrazione dei loro diritti di PI: oggi più di 32mila PMI nell’Unione Europea hanno già beneficiato del Fondo.
L’indagine «Commercio illecito di prodotti contraffatti: i rischi per le piccole e medie imprese» pubblicato il 31 gennaio dall’EUIPO e dall’OCSE rivela infatti che il 15% delle PMI titolari di un diritto di Proprietà Intellettuale (PI) registrato ha subito violazioni dei Diritti di Proprietà Intellettuale (DPI). La quota è più elevata tra le PMI che hanno introdotto innovazioni e sale al 19,4% nel caso delle PMI che hanno introdotto innovazioni inedite. La violazione dei DPI è quindi un problema particolare per le piccole imprese che innovano e creano occupazione e crescita.
La Cina risulta essere la maggiore fonte di prodotti contraffatti e a livello mondiale rappresenta l’85% dei sequestri legati alle vendite online e il 51% dei sequestri di vendite offline.
L’indagine conferma che i contraffattori si interessano a tutti i tipi di prodotti realizzati dalle PMI soprattutto macchinari elettrici ed elettronica (30 % dei sequestri), abbigliamento (18 %), profumeria e cosmetici (10 %) e giocattoli e giochi (10 %). Molti di questi prodotti contraffatti sono di scarsa qualità e spesso rappresentano una minaccia per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Per quanto riguarda il metodo utilizzato, circa la metà dei prodotti contraffatti sequestrati alle frontiere dell’UE che violavano i diritti di proprietà intellettuale delle PMI è stata acquistata online.
La relazione evidenzia che le PMI la cui proprietà intellettuale è violata hanno il 34% di possibilità in meno di sopravvivere dopo cinque anni: il problema riguarda soprattutto le PMI indipendenti che non fanno parte di un grande gruppo societario e quelle che subiscono violazioni di brevetti. I brevetti sono i diritti di PI che proteggono più direttamente le innovazioni. Gli attacchi ai brevetti sono quindi particolarmente pericolosi per l’economia in generale e per le PMI in particolare. Secondo l’ultimo quadro di valutazione delle PMI dell’EUIPO, pubblicato nel settembre 2022, le PMI che hanno subito violazioni dei DPI ritengono che ciò abbia avuto un impatto negativo sulla loro attività, con perdita di fatturato, di reputazione, di immagine e di vantaggio competitivo.