Sequestrati a Padova biancheria intima e costumi da bagno pericolosi per la salute
Supera i 2 milioni di pezzi il quantitativo di articoli di biancheria intima e costumi da bagno sequestrati il 2 luglio nella zona industriale di Padova grazie a un’azione coordinata del Comando provinciale della Guardia di Finanza e l’Ufficio delle Dogane della città veneta.
Più precisamente gli articoli sequestrati erano situati in due capannoni utilizzati dalla stessa impresa ed erano sprovvisti delle indicazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall’utilizzo, in violazione delle disposizioni del Codice del Consumo.
«Forse sfugge quanto siano pericolosi gli indumenti che contengono metalli pesanti a contatto con le parti intime, per cui siamo grati ai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Padova e al direttore Pio Murgia e ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza guidati dal generale Michele Esposito che hanno sequestrato oltre due milioni di articoli tra biancheria intima e costumi da bagno destinati alle località balneari del Triveneto», dichiara Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, soddisfatto dei risultati dell’operazione. «Quello del sequestro è purtroppo l’unico deterrente concreto nei confronti di chi opera con dispregio delle norme e della salute della gente quando invece dovrebbero esser ben altri i provvedimenti in grado di estirpare fenomeni di questo tipo».