Gen Z e Millennials: due target sempre più attenti alla moda sostenibile
Nel 2024 il 54% dei consumatori con un’età compresa tra i 18 e i 43 anni, vale a dire Gen Z e Millennials, per almeno la metà dei propri acquisti ha scelto le piattaforme online. Il dato è in crescita del 35% rispetto al 2023. La trasparenza delle descrizioni, la consegna gratuita e l’ampia gamma di prodotti disponibili sono alcuni dei principali fattori che spingono i consumatori Gen Z e Millennials a scegliere gli e-commerce per il proprio shopping.
Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine di Pwc Italia “Circular Fashion Survey on New Generations 2024″ che analizza le abitudini di acquisto di 1.500 consumatori equamente divisi tra Gen Z (18-27 anni) e Millennials (28-43 anni), residenti in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna.
Lo studio conferma come Instagram e TikTok siano i canali social che più influenzano le decisioni di acquisto dei consumatori Gen Z e Millennials: i primi, in particolare, (38%) si lascia ispirare più facilmente dai contenuti degli influencer rispetto ai secondi (15%). Inoltre, per il 37% dei giovani la velocità dei metodi di pagamento è fondamentale per migliorare l’esperienza d’acquisto nei punti vendita fisici. Proprio in merito agli store, sia in Italia che Francia, la competenza degli addetti alle vendite è altamente apprezzata.
L’indagine di Pwc rivela anche una forte attenzione alla sostenibilità da parte di questi due target. Ad esempio la spedizione a CO2 ridotta è particolarmente apprezzata sia in Italia dove è indicata dal 25% degli intervistati, sia in Germania (27%).
Sempre in tema di sostenibilità, nel 2024 il 70% dei consumatori ha acquistato prodotti di seconda mano. Una scelta guidata dalla possibilità di risparmiare (72%) e di acquistare a prezzi ridotti anche marchi di lusso. Anche per i 1.500 giovani intervistati, il prezzo, insieme alla qualità, si conferma uno dei principali driver di acquisto dei prodotti moda. Ad esempio, le offerte frequenti orientano le scelte del 48% dei consumatori mentre la sostenibilità è considerata prioritaria solo dal 20% dei rispondenti. Tuttavia, le nuove generazioni sembrano essere più consapevoli rispetto alla diffusione di alcuni fenomeni legati alla moda sostenibile come, ad esempio, l’Esg-Washing, vale a dire l’adozione di pratiche per rappresentare un’azienda come più sostenibile di quanto non sia in realtà. L’indagine di Pwc Italia, infatti, evidenzia che il 64% dei giovani intervistati riconosce queste pratiche come un problema. Per questo il 71% è disposto a spendere di più per acquistare articoli realmente sostenibili, ma il 33% indica che l’interesse per il prodotto rimane prioritario nonostante i sospetti di ESG-washing.