Studiare il Men’s Underwear Index per conoscere lo stato di salute dell’economia di un paese

Nel 2009 la quota di uomini americani che ha comprato un solo paio di slip per volta è passata dal 5 all’8%.

Nella sezione Financial Lounge dell’inserto Economia & Finanza, il quotidiano Repubblica punta i riflettori su uno degli indicatori economici più gettonati il Men’s Underwear Index (MUI) in base al quale lo stato di salute dell’economia di un paese si misura anche con la frequenza con cui gli uomini acquistano capi di abbigliamento intimo.

Se l’economia di una nazione vive una fase negativa, gli uomini tendono a rinviare l’acquisto di underwear, al contrario se la situazione è positiva o in ripresa gli uomini decidono di rinnovare questa parte indispensabile del guardaroba. Ad esempio, i risultati di un’indagine condotta dalla società di ricerca Mintel ha rivelato che nel 2009 la quota di uomini americani che ha comprato un solo paio di slip per volta è passata dal 5 all’8%. A sostegno della tesi anche un articolo pubblicato nello stesso anno dal Washington Post che raccontava l’esperienza di Kenneth Sanford, un cittadino americano disoccupato che dichiarava che prima di perdere il lavoro comprava un nuovo paio di boxer ogni tre mesi, ma nel momento da quando aveva perso il lavoro non ne comprava uno da otto mesi.

Per spiegare questo indice, sostenuto anche da Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve, la banca centrale USA dal 1987 al 2006, occorre considerare che l’abbigliamento intimo maschile è indispensabile, tutti gli uomini ne hanno a sufficienza. Per molti di loro però non è un problema avere nel cassetto della biancheria un paio di slip o dei boxer più vecchi o scoloriti, mentre può rivelarsi un problema indossare un capo esternabile datato o rovinato.

Per motivi di opportunità, quindi, se un uomo deve risparmiare preferisce rimandare l’acquisto di capi underwear piuttosto che di un maglione o di un paio di pantaloni.

Altro indice economico alternativo è il Lipstick Index, secondo cui in tempi di crisi le donne rinunciano a oggetti più preziosi come scarpe, borse, cappotti e si concentrano su beni meno costosi come il rossetto. 

Per leggere l’articolo pubblicato da Repubblica clicca su questo link:

http://financialounge.repubblica.it/azienda/financialounge/news/intimo-maschile-indice-economia/