ELG: primo semestre a -6,9%. Crescono Polonia (+3,7%) e Benelux (+3,1%)
Semestre difficile per European Lingerie Group (ELG). L’azienda, prietaria anche del marchio Felina, ha chiuso il periodo gennaio-giugno 2018 con vendite pari a 38,3 mln di euro, in calo del 6,9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se si considera, invece, il secondo trimestre dell’anno, le vendite di ELG si sono attestate a 19 mln di euro (-5,4%). Trend negativo anche per i ricavi. Ma il secondo trimestre ha registrato una performance migliore rispetto al precedente, grazie una ripresa delle vendite in Russia.
Nel primo semestre l’Ebitda è diminuito del 42,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 4 mln di euro. Nel secondo trimestre, invece, l’Ebitda è stato pari a 1,8 mln di euro.
Germania, Spagna, Francia, Polonia, Benelux, Paesi baltici e della CSI (Russia, Bielorussia e Ucraina) restano i mercati principali di ELG. In queste aree, il gruppo nei primi sei mesi del 2018 ha sviluppato l’84% delle vendite totali (85,1% nel secondo trimestre 2018 contro l’84,9% del secondo trimestre 2017).
Tra questi mercati, si sono distinti la Polonia, dove nel semestre le vendite sono aumentate del 3,7% e il Benelux (+3,1%). Nello stesso periodo, le vendite rimaste stabili in Germania.
«Per ELG il 2018 è un anno in transizione», ha commentato Peter Partma, Ceo di Elg. «Nell’Europa meridionale e centrale il dettaglio tradizionale sta cambiando notevolmente: scompaiono alcuni dei piccoli negozi specializzati, gli shop online conquistano il mercato. […] Per recuperare il calo del fatturato e crescere, stiamo sostenendo molti investimenti strategici e iniziative di mercato: un passaggio fondamentale è lo sviluppo del canale e-commerce». Lo scorso giugno, infatti, il Gruppo ha acquisito il Dessus-Dessous, il più grande rivenditore online di lingerie e costumi da bagno in Francia. L’acquisizione segna l’espansione del Gruppo nelle vendite online del mercato della lingerie e rafforza l’impegno strategico di ELG nella costruzione di un business integrato verticalmente.
«A causa del ciclo naturale del settore, le azioni intraprese non influenzeranno le vendite fino al 2019 ma inizieranno a generare rendimenti nei prossimi anni e continuiamo a ritenere che il margine EBITDA del 16-17% su un ciclo economico sia un buon obiettivo».
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