Saldi invernali: cala (-3,3%) a 118 euro la spesa media procapite
Nei primi 30 giorni dei saldi invernali, il 48% degli italiani ha fatto acquisti ma mediamente ha speso 118 euro a persona, una cifra inferiore del 3,3% alle attese dei commercianti.
Il 35% dei consumatori inoltre ha concentrato gli acquisti durante le prime due settimane di vendite a prezzi scontati. I prodotti più venduti sono gli articoli di maglieria (33%), seguiti da calzature (22%), pantaloni o gonne (19%), camiceria (6%) e intimo (3%), mentre il restante 8% ha acquistato accessori o altri prodotti.
Questi sono alcuni dati che emergono da un’indagine condotta da SWG per Confesercenti su consumatori e imprese.
Lo studio rivela anche che per alcune categorie merceologiche si è verificata una divaricazione tra gli acquisti progettati dai consumatori prima dei saldi e la spesa reale. Ad esempio, l’acquisto di calzature, che in una precedente indagine di SWG era segnalato dal 31% dei consumatori, dopo un mese risulta essere al 22% (- 9%). Il budget sembra essere stato deviato verso i prodotti di maglieria (+9% rispetto alle previsioni iniziali) e, in misura minore, pantaloni o gonne (+4%) e capispalla (+1%).
Per quel che riguarda i punti vendita, il 34% degli imprenditori intervistati segnala vendite in calo rispetto allo scorso anno, contro un 10% che registra un andamento migliore sul 2018.
Un rallentamento destinato a pesare sui conti delle imprese del commercio, visto che i saldi invernali costituiscono il 14% circa del fatturato annuale complessivo.
Tra gli imprenditori inizia a rilevarsi il desiderio di una revisione della disciplina della durata dei saldi: tre su dieci vorrebbero vedere almeno dimezzato il periodo attuale di 60 giorni.